Rai Uno 1991 - Video intervista di Giuseppe Consolo a Mario Tarantino

Pietro Tarantino ha un incidente alle 7 circa del 23/3/'89. Ricoverato al Pronto Soccorso dell'ospedale di Vaprio D'Adda viene trasferito in elicottero all'ospedale di Bergamo ove giunge alla Neurochirurgia alle 9.00 ca. Ai familiari che giungono da Milano alle 11 ca. il medico dice che il fratello è morto (sic) e chiede gli organi: opposizione immediata della famiglia. Dalla cartella clinica si rileverà che a Bergamo non fu né trattato, né curato: tolti perfino gli antiedemigeni iniziati dal P.S. di Vaprio. Fin dal primo giorno vengono chiesti esami di laboratorio urgenti "X ESPIANTO". Trasferito col timbro "DONATORE D'ORGANI" alla Rianimazione. I parenti si opposero andando in Questura ben 3 volte. Di nascosto, nel mancato rispetto della legge, il giorno 25 fu dichiarato, illegalmente, "morto cerebrale" ed espiantato a cuore battente nonostante l'opposizione. Cuore e reni furono prelevati inspiegabilmente col "nulla osta" della Procura, il pancreas senza neppure il "nulla osta" e si scoprì dall'autopsia che il fegato e l'aorta furono trafugati.
Il fratello Mario e la moglie hanno denunciato i fatti come omicidio volontario, per sapere di più visita www.antipredazione.org sezione casi principali.